La seconda edizione di Heritage Lab

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    heritage lab

     

    La seconda edizione del corso Heritage Lab: laboratorio di fabbricazione digitale per il patrimonio culturale si è svolta a Parma presso il FabLab Parma da lunedì 4 a venerdì 8 marzo 2019. Promosso dall’A.P.S. On/Off e 3D ArcheoLab, è stato organizzato in collaborazione tecnica con le aziende 3DFlow e 3DPR.

    Questa edizione full immersion di una settimana ha coinvolto 9 partecipanti, di cui 7 under 35, provenienti da zone diverse d’Italia (Parma, Reggio Emilia, Liguria e Campania) e differenti settori professionali (restauratori, tecnici del restauro, docenti, ingegneri, disoccupati e studenti).

    Come lo scorso anno, il laboratorio è iniziato con un’introduzione teorica al rilievo 3D: si è discusso in generale di tecniche e strumenti di rilievo tridimensionale, per poi entrare nel dettaglio del rilievo fotogrammetrico e della scansione con scanner a luce strutturata.

    Attraverso la fotogrammetria automatica, i partecipanti hanno rilevato alcune riproduzioni di reperti archeologici forniti da 3D Archeolab, sperimentando diverse modalità di scatto: a mano libera, con asta fotografica, con cavalletto, usando sia macchine fotografiche compatte, che bridge, che reflex.

    Al termine delle elaborazioni, si è passati alla pubblicazione on-line i modelli 3D realizzati utilizzando Sketchfab, un’applicazione web che permette di rendere fruibile un modello 3D attraverso internet, da qualsiasi PC, smartphone e tablet.

    Novità di quest’anno è stato il modulo sulla modulazione 3D e sulla scultura digitale con ZBrush (quest’ultimo tenuto in via eccezionale da Giovanni Panico, 3D artist ed ex host del FabLab Parma).

    L’ultima parte del laboratorio è stato dedicato alla stampa 3D: dopo una introduzione teorica alle principali tecnologie di stampa 3D e ai principali materiali oggi disponibili (tra cui la resina, con un focus dedicato alla Wanhao svolto dai nostri partner di 3DPR), i partecipanti si sono concentrati sulla stampa 3D a filamento, arrivando ad elaborare e prototipare il modello 3D di uno dei bassorilievi del Battistero di Parma.