Heritage Lab, ecco com’è andata

    1024 683 FabLab Parma

    heritage labIl primo corso Heritage Lab: laboratorio di fabbricazione digitale per il patrimonio culturale si è svolto a Parma presso il FabLab Parma nei weekend del 21 e 22 aprile e del 28 e 29 aprile. Promosso dall’A.P.S. On/Off e 3D ArcheoLab, il corso è stato organizzato in collaborazione tecnica con le aziende Scan in a box, 3DFlow, WASP e 3DPR e rientrava nel circuito Viral di Parma 360° Festival.

    I partecipanti sono stati undici, provenienti da tutta Italia: archeologi, archittetti, restauratori e informatici.

    Il laboratorio è iniziato con una introduzione teorica al rilievo 3D: si è discusso in generale di tecniche e strumenti di rilievo tridimensionale, per poi entrare nel dettaglio del rilievo fotogrammetrico e della scansione con scanner a luce strutturata.

    Attraverso la fotogrammetria automatica i partecipanti hanno rilevato alcune opere di Piazza Duomo di Parma: in particolare, alcuni elementi architettonici del Battistero, alcune formelle dello Zooforo di Benedetto Antelami e i leoni stilofori del portale della Cattedrale. Abbiamo sperimentato diverse modalità di scatto: a mano libera, con asta fotografica, con cavalletto, usando sia macchine fotografiche compatte, che bridge, che reflex.

    Tutte le elaborazioni sono state realizzate con il software Zephyr, uno dei più diffusi software di fotogrammetria automatica, sviluppato dalla società italiana 3D Flow. I partecipanti hanno in seguito sperimentato lo scanner 3D a luce strutturata Scan in a box, uno strumento che permette di rilevare con facilità anche oggetti di piccolissime dimensioni o con dettagli molto piccoli. Con questa modalità abbiamo rilevato alcuni piccoli oggetti archeologici in pietra e in terracotta.

    Al termine delle elaborazioni, abbiamo visto come caricare on-line i modelli 3D realizzati utilizzando Sketchfab, un’applicazione web che permette di rendere fruibile un modello 3D attraverso internet, da qualsiasi PC, smartphone, tablet e anche attraverso visori di realtà virtuale.

    L’ultima parte del laboratorio è stato dedicato alla stampa 3D. Dopo una introduzione teorica alle principali tecnologie di stampa 3D e ai principali materiali oggi disponibili, in particolare quelli utili nel settore dei Beni Culturali, ci siamo concentrati sulla stampa 3D a filamento.

    IMG_1244Abbiamo innanzitutto visto come preparare correttamente un modello 3D alla stampa effettuando alcune correzioni con alcuni software gratuiti come Netfabb e Meshmixer. In seguito, usando l’applicazione open source Cura, abbiamo preparato i modelli alla stampa 3D. Infine, abbiamo stampato alcuni dei modelli realizzati, utilizzando una stampante DeltaWASP 20 40 e una stampante 3DPR.