
#DistantiSaluti è la rubrica di pillole di resilienza per il lavoro, agile e non, ai tempi del corona virus nata dal network di Officine On/Off e FabLab Parma. Contenuti digitali, slide, brevi video, consigli, pillole appunto, su argomenti specifici che ci sono propri e di cui siamo esperti.
Per questa puntata, abbiamo selezionato per voi 3 soluzioni innovative che hanno utilizzato la stampa 3D per risolvere piccole e grandi problematiche causate dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
#1 Apriporta mani libere by Materialise

Materialise è un marketplace e community che offre servizi di stampa 3D online fondata nel 1990.
Come ormai tutti sappiamo, le maniglie delle porte sono tra gli oggetti più contaminabili da germi e virus all’interno di case, ospedali e fabbriche. Partendo da questo fatto, il team di Materialise ha deciso di condividere gratuitamente il file di progettazione finalizzato alla stampa 3D di un ausilio che libera le mani dall’obbligo di toccare necessariamente la maniglia per aprire la porta.
L’apriporta è facile da installare e da usare, non richiede fori o non è necessario sostituire le maniglie delle porte. Il modello, adatto per maniglie cilindriche tra 18 e 22 mm, è scaricabile dal sito gratuitamente e utilizzabile da addetti ai lavori, aziende, makers o in generale da tutti i possessori di stampanti 3D. In alternativa è possibile ordinare il prodotto direttamente dal sito
www.materialise.com/en/hands-free-door-opener
#2 OpenSourceMask

Open Source Mask è un progetto aperto, inclusivo e senza scopo di lucro, nato in Italia per sostenere tutte le persone che sono in difficoltà a causa della Covid-19 e che non sono in grado di acquistare maschere.
Il progetto mette a disposizione gratuita il modello tridimensionale di una mascherina da stampare in 3D composta da tre pezzi e facilmente assemblabile.
Gli ideatori del progetto raccomandano prima di scaricare il file di seguire attentamente le istruzioni presenti sul sito e di guardare il video tutorial, trattandosi di un modello ottenuto a partire da un altro in origine non open source.
#3 Valvole salvavita

In questi giorni, tra i tanti altri dubbi che accerchiano ognuno di noi, in diversi si saranno chiesti quali saranno le conseguenze dell’attuale pandemia sull’industria della manifattura additiva.
E’ ancora presto per dirlo, ma da un lato la tecnologia additiva potrebbe avere un ruolo chiave nel supportare le catene di approvvigionamento influenzate dalle limitazioni della produzione e delle importazioni tradizionali. Dall’altro, a ricostruire da zero la catena di fornitura nel caso in cui questa risulti completamente rotta. Questo è stato il caso, ormai conosciutissimo in tempi record, delle valvole per respiratori dell’Ospedale di Chiari, esaurite e poi stampate in 3D da Cristian Fracassi e Alessandro Ramaioli, giovani ingegneri bresciani che si mettono al lavoro, chiamati a raccolta da Massimo Temporelli, fondatore del FabLab Milano e promotore molto attivo e popolare dell’Industria 4.0 e della stampa 3D in Italia. Qui il racconto di questa storia a lieto fine:
www.3dprintingmedia.network/covid-19-3d-printed-valve-for-reanimation-device/